S. Lorenzo
Abbarbicato a briciole di mondo,
girando in girotondo,
ammiro stalle e limpide fontane
sfiorate da una luce senza quando.
Il sole va calando,
il contadino torna al focolare.
Le mucche che muggiscon ruminando,
vociare sullo sfondo
“la cena è pronta, a tavola a mangiare.”
I frutti della terra, il pan fecondo
– frammenti di secondo –
profumi e sensazioni ormai lontane.
Stasera ognuno avrà lo sguardo pieno
e musica di grilli e di cicale.
Spettacolo ancestrale.
I volti si rivolgono all’insù.
Si cercan desideri di baleno
frugando l’infinita volta astrale,
nel tenue luccicare
…nessuno vuole scivolare giù.
I sogni sono lampi di sereno
rinchiusi dentro al cielo di un cortile.
Passaggi di comete
nell’insondabile soffitto blu.