SALVEZZA?
La poesia nobilita l’uomo e diletta talora il suo cane. Dilla, scandita, nel Duomo, t’aspettano tutti stamane.
Devi darti un nobile scopo con versi ritorti e affilati, ricordati che non è un gioco, i critici sono già arrivati.
L’hai letta con tono febbrile, fra i banchi fremevano i nonni, non serve mostrarsi virile,
non serve nascondere gli anni.
Ora ogni timore è scomparso, i presenti osannavano il testo, il senso, perciò, è riapparso, ma il brutto in te è rimasto.