SERE IN CITTA’
Ormai non temo più il calar del sole
quando l’ombra s’allunga sotto i muri.
Non temo più il vuotarsi di parole
che prelude a silenzi duraturi.
La mia sera ha i contorni rarefatti
di molli nebbie, d’incerte figure,
si perde tra le pieghe o negli anfratti
cancellando le impronte più sicure.
M’immergo tra le pietre delle vie
tra porte chiuse, imposte già sbarrate.
Scorgo qualche persona solitaria
odo appena dei passi il calpestio
e mi rifugio in storie immaginate
dove i sogni s’allargano nell’aria