Sonetto a mia madre
Miro le tue guance lattee, le melodiose
voci, la mano calda, l’esser puro,
la croce che il tuo cuor sopporta, il duro
lavoro, le attenzioni premurose.
Sento le fatiche pie e silenziose
che respiro come cure amorose,
colgo della tua mente ogni pensiero
e perché da te amato vivo leggero.
Ed oltre alle sembianze a me sì care,
amo il tuo sacrificio indefesso
che m’induce il bene a dimostrare.
Voglio dirti che se sono me stesso
è per le tue virtù preziose e rare
che dono in relazioni di successo.