Sonetto degli spiaggiati
Cammino nell’immonda cianfrusaglia
che l’onda sbatte con tranquilla forza:
m’arriva un po’ di vento e una spruzzaglia…
ma l’autunnale caldo non si smorza.
Global warming: e chi lo nega, raglia.
Guardo in pensiero la residua scorza
di un tronco che nella minutaglia
è un balenotto che si gira e sforza…
Dal legno stanco affiorano due cuori
con freccia e nomi… Vacillando, leggo:
ci siamo noi in quel legno e son dolori
per le nostre stagioni, Ada! M’avveggo
ch’è sfinita anche quella degli amori…
e ora, a ripensarci… no, non reggo.