Sonetto della nuvola alla fonte
Vidi una fonte d’acqua cristallina
Sgorgare dalle pietre levigate
Sul fondo d’una carsica dolina
Nel sole caldo della verde estate.
Sulla polla incombeva la rovina
Delle brune pareti abbarbicate
Per miracolo al cielo, ove sconfina
Lo sguardo sopra le fronde agitate.
Ma arde il desiderio che discioglie
La paura del vuoto come cera
In quell’urna di specchio trasparente.
Ne bevvi un lungo sorso avidamente
Mentre in alto una nuvola leggera
correva insieme al vento fra le foglie.