Tu il futuro
Acquerello di luce il tuo sguardo fiero sul mondo
goccia di rugiada sui prati, conchiglia d’amore
sei tu donna nel tratteggio dell’alba, tremolante
accogliente. Dalla prima ferita che squarcia l’anima.
Nelle tue stanze regina, figlia ancella sorella, madre
vigile e premurosa, nel silenzio sei impasto di pane,
segno di croce, acqua fatta vino, nell’invaso dei giorni
carezza dimenticata dalla storia. Lievito madre.
Col tuo canto di tenerezza dondoli la tua creatura
fra le braccia, sempre tu la via della pace e del perdono
rattoppa questo mondo come un calzino bucato.
Va’ col tuo fardello di sogni e di mistero. Prudenza.
Sta lontana da chi ti adora e ti lacera, non fare delle ferite
vanto. Tu il futuro, seme che muore e sparge ricchezza.