XII – L’APPESO
“Brunite le api e il ventre primitivo e il nutrimento all’angolo solare, un culto d’infinito che dà abbrivo ne conta novantuno sull’altare;
un singolo risveglio è vocativo, il dito in dito evolva, l’anulare, s’anelli la regina d’oblativo, divenga l’alveare un alveare”.
Sul tripode la Pizia pronunciata teme il nome risorto del Guardiano e non è ape se il miele le è promesso,
la volontà divina è valicata: nell’alveo del mantello quotidiano, in me stesso, conoscere me stesso.